Parliamo di un territorio di eccellenze agro alimentari, la provincia di Parma, fra i suoi salumi (Prosciutto di Parma, ecc.), le sue paste (tortelli, Barilla, ecc.), i suoi prodotti lattiero caseari (Parmigiano Reggiano, Parmalat, ecc.).
Abbiamo già conosciuto la brutta storia finanziaria della Parmalat, che ha coinvolto tutta l’Italia, città e provincia comprese, pochi truffatori (ai vertici) e di molti truffati (quasi tutti gli altri).
Storia anticipataci di alcuni anni da un comico, peccato che fosse solo un giullare, al quale nessuno, me compreso, credeva. Chissà chi è?
Di questi eventi ricordo la sorpresa che tutto questo fosse potuto accadere “da noi”, e il vedere la rete di corruzione che teneva in piedi la Parmalat di allora, che coinvolgeva quasi tutti i “vertici istituzionali” politici ed economici.
Ora una storia simile si sta ripetendo, di nuovo qui, in provincia di Parma, dove sono nato e ho vissuto, per colpa di amministratori ai quali si può riconoscere come massima virtù positiva l’incapacità.
Nell’alta valle del Taro, nel triangolo formato dai paesi di Fornovo, Bardi e Borgotaro, ci sono due grosse discariche ormai esaurite, ma in funzione negli anni che vanno fra il 1982 e il 2009 che si chiamano Borgotaro e Ricodalle. Queste hanno sempre dato e continuano a dare problemi che si evidenziano in continue perdite di percolato (liquido scuro formato dal contatto dei rifiuti con acqua piovana o di falda) e biogas. Il percolato scende lungo il Taro, attraversando l’intera zona di produzione agro alimentare e giunge al Po. Le relazioni tecniche e segnalazioni sono state in questi anni innumerevoli e sembra che presso la Procura di Parma il fascicolo abbia assunto proporzioni mastodontiche (si parla di più di 30.000 pagine).
Però nulla si muove e le poche voci che si odono parlano al vento.
Adesso i rifiuti urbani prodotti nella zona (si parla di 15 Comuni) vengono pre-trattati nel Preselezionatore costruito nel 2005 con soldi pubblici nelle vicinanze della Discarica di Borgotaro. Ora si viene a sapere che questo impianto, valore di 1,25 milioni di euro, è stato ceduto gratuitamente a una Ditta privata per un arbitrato in cui l’ente pubblico risulta perdente. Quest’ultimo evento, di cui nessuno sembra accorgersi, è molto grave perchè va contro l’interesse pubblico e pone una seria ipoteca sui costi di gestione rifiuti che saremo costretti a pagare per il futuro. Pone anche dei seri dubbi su quanti hanno gestito, con i nostri soldi, il problema rifiuti sino ad oggi.
Scusandomi vi auguro un buon voto.
Risposta di Mattia Salemmi | 20:15 - 12/02/13 |
Di Tiedoli ci siamo occupati a lungo. La ditta è la solita, che mette in stallo la politica locale legata all’affarismo spiccio. Ma hanno i giorni contati perché li manderemo via a calci nel sedere a suon di voti. |
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Risposta di Cirano | 22:24 - 12/02/13 |
Questa è la mia speranza.
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Risposta di Minilink 5 stelle su Tiedoli | 18:21 - 15/02/13 |
snk.to/4zyq |
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Risposta di Mattia | 21:50 - 16/02/13 |
snk.to/4zB1 il link è questo e dopo tante baggianate su Tiedoli.. Un fatto concreto |
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Risposta di Ma? | 23:53 - 19/02/13 |
” spiega Defranceschi nell’interrogazione. Sul suo sito web la Comunità Montana “informa che sono attivi piezometri per il controllo dei contaminati in falda e semestralmente viene prelevata l’acqua e analizzata, come pure semestralmente viene campionato il percolato per verificarne le caratteristiche e la radioattività” |
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