Esiste un'amena valle che si lamenta sempre perché non si fa nulla per rivitalizzarla, attrarre il turismo, ecc. ecc.. Forse a sua insaputa (come s'usa ormai in Italia), detta valle aveva un evento culturale che portava in un suo bel borgo medioevale (forse più bello di St.Paul de Vence) fior di letterati e giornalisti (Arbasino, Saviano, Merini, Giordano, Fini (Massimo), ecc,). Ne parlavamo persino i giornali nazionali. E probabilmente c'era anche un piccolo ritorno in termini turistici ed economici, oltre che d'immagine.
Da qualche anno, l'evento non c'é più (sempre - parrebbe - a insaputa dei più) e ora colui che l'organizzava é morto.
Largo ai giovani... si può sempre organizzare qualche nuovo Premio, magari uno dedicato ai Flagellanti! O al Tortello preferito da Maria Luigia!
Giuseppe (detto Peppino) Serpagli, residente a Milano.
Risposta di Lapina | 14:46 - 05/04/13 |
Signor Serpagli, capisco la sua posizione però il giornalista Lucio Lami nella nostra Val Taro è stato un po' come il diavolo e l'acqua santa, da una parte lo hanno sempre affossato mentre dall'altra veniva santificato. E la verità dove stà?
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Risposta di Giuseppe Serpagli | 22:17 - 05/04/13 |
Non si tratta di stabilire se Lucio Lami fosse un buono o un cattvo o se qualcuno ne scriverà mai un'agiografia o un'odiografia. Non esiste una verità che non abbia almeno due facce (mutuo dalla Susan Hayward di un bel western classico). Certamente anche lui era umano troppo umano, come la maggior parte di noi. Quello che conta sono i risultati. Il Premio Pen li aveva dati, specie in termini di visibilità per Compiano (e quindi Alta Valtaro in generale) sui media.
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Risposta di Claudio Agazzi | 18:35 - 07/04/13 |
Buonasera
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Risposta di Mauro | 11:34 - 10/04/13 |
Mi permetto di segnalare una delle sue ultime interviste, secondo me molto illuminante. |
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