PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
“Circolo Che Guevara” Borgo Val di Taro(PR)
Gestione delle discariche Piani di Tiedoli e Riccodalle.
Note sul passato (inquietante) e prospettive future (costose per le tasche del cittadino).
Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti organizzato dalla Comunità Montana è partito nei primissimi anni ottanta e si è subito sviluppato interessando tutta l’area montana composta di 15 Comuni (Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgotaro, Compiano, Fornovo Taro, Pellegrino P.se, Solignano, Terenzo, Tornolo, Valmozzola, Varano Melegari, Varsi) più altri conferenti per periodi determinati (Medesano, Salsomaggiore, la Parmalat e altri).
Le discariche comprensoriali interessate sono state Pieve di Campi di Albareto, Bedonia, Ricodalle di Solignano, Tiedoli di Borgotaro) tutte gestite dalla Comunità Montana.
Alla discarica di Piani di Tiedoli non sono più stati conferiti rifiuti dal 2009, ma ha cessato la sua attività solo alla fine del 2012 e ora è sotto il controllo di ATERSIR (ma questo non è mai stato raccontato alla popolazione). La sua manutenzione e gestione da parte della Comunità Montana, come abbiamo dimostrato in altri interventi e come dimostrano i numerosi omissis presenti nelle relazioni annuali dell’ARPA (si vedano quelle dal 2009 al 2012), e i diversi interventi da parte del Corpo Forestale per fuoriuscita di percolato (liquido scuro formato dal contatto dei rifiuti con acqua piovana o di falda), biogas, scarichi non autorizzati da parte dei gestori affidatari, ha provocato negli anni pesanti danni ambientali e notevoli esborsi annuali di denaro pubblico per la sua manutenzione. Le relazioni tecniche e segnalazioni sono state in questi anni innumerevoli.
Recente (del 15/04/2013) è anche la condanna penale,da parte del G.I.P., per il gestore della discarica di Piani di Tiedoli Turchi Gianfranco del reato previsto dagli art. 405, 459 e sgg. Del C.P.P., riscontrato in data 11/11/10 (permetteva che il percolato confluisse nelle canalette di raccolta delle acque meteoriche che , a loro volta, confluivano nel rio Tovi e poi nel fiume Taro, anziché convogliarlo in vasche di stoccaggio, con successivo affidamento del rifiuto non pericoloso ad impianto di trattamento, recupero e/o smaltimento.(atto n. 1040/13 Dec.Pen.)
Tutto ciò ha posto e pone a rischio di inquinamento ambientale tutta la parte della Provincia di Parma attraversata dal fiume Taro.
Adesso i rifiuti urbani prodotti nella zona (si parla di 15 Comuni) vengono pre-trattati nel Preselezionatore costruito nel 2005 con soldi pubblici nelle vicinanze della Discarica di Piani di Tiedoli di Borgotaro. A inizio 2013 si viene a sapere che questo impianto, costruito con un contributo di circa 1,25 milioni di euro da parte della Regione Emilia Romagna, è stato ceduto gratuitamente dalla Comunità Montana a una Ditta privata a seguito di un contenzioso con la stessa ditta.
Solo le proteste della gente e in particolare un’interrogazione della Consigliera regionale PRC Monica Donini su sollecitazione del Circolo PRC di Borgotaro hanno costretto l’Agenzia Regionale Competente (ATERSIR) a intervenire con un ricorso presso il TAR e successivamente bloccare con una sentenza l’intera operazione. La Comunità Montana e i suoi incompetenti dirigenti nel frattempo hanno speso risorse pubbliche per un atto notarile di cessione alla ditta Oppimitti e poi altre risorse pubbliche per pagare studi legali per difendersi di fronte al ricorso di ATERSIR.
Altro dato da ricordare è che la gestione post-mortem delle discariche di Piani di Tiedoli e Riccodalle costa annualmente alla Comunità Montana (cioè a noi contribuenti), 500.000 euro.
Ci sono però due novità recenti.
La prima è rappresentata da un rapporto del CFS (Corpo forestale dello Stato) del 2004, citato nella segnalazione fatta ai Carabinieri di Borgotaro a giugno 2013 dalla Consigliera della Comunità Montana Linda Marazzi (già sindaco di Bore).
In questo documento (Continuazione Informativa protocollo 680 del 14-09-2004, firmata dall’agente Marco Melis e vistata dal Comandante CFS Marco Bottali, che pare sia stato trovato fortunosamente in un cassonetto dei rifiuti nei pressi della sede della Comunità Montana a Borgotaro) si ipotizzavano reati molto gravi a carico dei vertici della Comunità Montana, di funzionari della stessa Comunità Montana e della Ditta Oppimitti che aveva in gestione la raccolta di RSU e la discarica di Piani di Tiedoli all’epoca dei fatti.
Si sapeva che la gestione della Comunità Montana era piena di pecche, vuoti, contraddizioni. In poche parole: cattiva gestione. Vedasi i problemi dati da tutte queste discariche, fatte senza teli di fondo le prime tre. Vedasi il materiale conferito nella discarica di Riccodalle nel 1986 anno di Chernobil (latte yogurt Parmalat non si sa proveniente da dove?). Vedasi l’inquinamento ambientale a Riccodalle per cui la Provincia di Parma ha deciso di intervenire con un progetto fatto 30 anni dopo lo scarico (e per giunta poco convincente tecnicamente). Vedasi i problemi di notevoli perdite di percolato e biogas dalla Discarica Piani di Tiedoli (tutte le volte che piove abbondantemente).
Si sapeva che la Ditta che lavorava per la Comunità Montana non aveva grandi capacità ( la relazione del Corpo Forestale ne tracciava un’impietosa e dettagliata analisi frutto di anni di indagini che hanno prodotto circa 30.000 pagine di documenti).
Il fatto è che alla stessa ditta Oppimitti sono stati assegnati gli appalti di gestione sino al 2009. Anno in cui sono terminati i conferimenti di RSU come ricordavamo sopra.
E di fatti le segnalazioni alla Procura sono state in questi anni molte. La Procura si è sempre limitata a condannare penalmente il gestore dell’impianto è un dipendente della Comunità Montana. Si è sempre parlato del fascicolo di 30.000 pagine di indagini presente in Procura, fascicolo leggendario e enorme, ma che non ha mai portato a nulla.
Rimangono fortemente preoccupanti, e anche inquietanti, le conclusioni del rapporto sopracitato del CFS di Borgotaro:”per quanto sopra si ravvisano responsabilità penali nei confronti di Olari Gabriella, legale rappresentante Presidente, Comunità Montana; Scatena Rolando Segretario, Direttore Generale, Comunità Montana; Bernardi Bernardino, Responsabile Area Appalti e contratti, Comunità Montana; Turchi Gianfranco, Responsabile dell’Area Ambiente, Comunità Montana: Oppimitti Renato legale rappresentante Oppimitti Costruzioni.
Per i reati di:
• Associazione a delinquere ai sensi dell’art. 416 C.P.
• Truffa aggravata ai sensi dell’art. 640 bis del C.P.
• Abuso d’ufficio ai sensi dell’art. 323 del C.P.
• Gestione di rifiuti non autorizzata ai sensi dell’art.51 del Dlgs 22/97 e s.m.i.”
A queste conclusioni, occorre ricordarlo, non è stato dato sostanzialmente seguito dalla Procura. Magari perché non c’era nulla a cui dar seguito.
Il secondo fatto nuovo, sopra menzionato, è la nota della Regione Emilia Romagna titolata Indirizzi relativi agli oneri per la gestione post operativa delle discariche per rifiuti urbani e assimilati, PG2013.0177227 del 15/7/2013.
Quello che avverrà è che la Tares (la nuova tariffa sui rifiuti) dovrà comprendere i costi postmortem della discarica, e dunque per noi i 500.000 euro (per ora) della gestione delle discariche di Riccodalle e Piani di Tiedoli.
Dunque dopo i danni ambientali enormi di questi ultimi 30 anni e possibili dei prossimi 30-40 anni, ora i cittadini dovranno pagare in bolletta questi costi.
Il tutto con buona pace delle supposte classi dirigenti delle Valli del Taro e del Ceno, che molto sapevano e molto hanno nel migliore dei casi fatto finta di non vedere.
Borgo Val di Taro 27-09-2013
| Risposta di Main the Gap | 10:56 - 13/10/13 |
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Se tutto ciò si rivelasse vero, saremmo di fronte a dei fatti stupefacenti e ad una situazione complessiva gravissima. Da intervento di approfondimento da parte della Magistratura e dagli organi dello Stato competenti per tutta una serie di ipotesi di reato..
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| Risposta di Black Gabibbo | 21:08 - 16/10/13 |
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Scusate l'intrusione, ma mi girano le palle, e di brutto; il documento è del 27 settembre, possibile mai che di tutta questa brutta situazione, di allarme ambientale, sociale e legale, ad oggi la TV locale, proprietà al 50% del Signor Renato Oppimitti, pluricitato dal documento di Rifondazione non ne parli affatto? |
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| Risposta di Max | 12:48 - 17/10/13 |
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Gabibbo Black chiama il tuo compare ..quello ROSSO DELLA VALTARO e vedrai che qualcosa risolve
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| Risposta di Patrizio | 11:00 - 18/10/13 |
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Che i servizi a Videotaro e dei suoi scagnozzi siano telecomandati non è una novita' dell'ultimo minuto!!!
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| Risposta di DOCUMENTO IL COMUNICATO | 13:48 - 23/10/13 |
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Allego il materiale pubblico per farne prendere visione.
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| Risposta di Claudio Agazzi | 14:55 - 23/10/13 |
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Buongiorno |
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| Risposta di Fabio Paterniti | 21:37 - 23/10/13 |
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La resa dei conti è vicina ? |
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| Risposta di Claudio Agazzi | 17:49 - 24/10/13 |
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Buonasera |
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| Risposta di Cirano | 21:54 - 04/11/13 |
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La favola del Topino Intraprendente. |
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| Risposta di DOCUMENTO IL COMUNICATO | 14:45 - 15/11/13 |
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Lo scandalo del preselettore ecco il documento (PDF)... |
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| Risposta di Main The Gap | 15:54 - 16/12/13 |
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Ora, lo "scandalo" della discarica di Borgotaro e della Val di Taro tutta (usiamo il nome giusto, invce di sputtanare sempre e solo Tiedoli, che alla fine c'entra fino a mezzogiorno!) esce con grande enfasi anche su Repubblica Parma e su quella nazionale, nel silenzio assordante dei "media" locali. Poveri noi! Saremo citati a livello nazionale come la valle della discarica IGP? Chi dovremo ringraziare, per tutto questo? Non sono certo colpevoli i denuncianti, che hanno fatto il loro lavoro, i cittadini onesti che si sono preoccupati, spendendo del loro, della cosa. Ma neanche i gestori, gestiti da una macchina pubblica a dir poco approssimativa. Ora, gli ingenti danni d'immagine causati da tutte queste inziative legate alla gestione dei rifiuti, alla fine controproducenti e dannose, chi li pagerà? Posso fare un'ipotesi? Noi, come sempre noi, che per ora ci limitiamo a pagare "solo" 600.000 Euro di gestione post-mortem, ogni anno. A quale gruppo politico appartenevano tutti i sostenitori dell'eco-mostro, ora un po' defilati, ma tutti ancora attivamente impegnati in varie cariche pubbliche, oppure sicuramente percettori di laute pensioni pubbliche da amministratori? Uno di questi abilissimi amministratori, che se non sbaglio ebbe compiti di grande responsabilità nella defunta comunità montana, addirittura si vantava del consenso ottenuto nel proporre la discarica agli abitanti del luogo. Mi domando: ci tornerebbe a fare gli incontri pubblici in cui si decantavano le future virtù, soprattutto economiche, del rifuto di montagna? Io ho l'impressione di no. Roberto Marchini, almeno, ha avuto il coraggio di fare autocritica pubblica, per non essersi opposto alla costruzione della discarica. Almeno.
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