31 ottobre 2013. Sono sulla Freccia (un tempo si chiamava così') Milano-Livorno. Il treno é in ritardo, ma alle 20 si trova sul ponte che porta alla stazione di Borgo Val di Taro. Quindi conto di farcela a prendere la corriera delle 20 per Bedonia. Alle 20.02 il treno arriva al binario 2 della stazione. Tre minuti li perdo nelle complicate (e quel giorno piene di gente) scale del sottopassaggio obbligatorio (anche perché c'era un treno fermo e vuoto sul binario 1). Esco dalla stazione alle 20.05, ma la corriera per Bedonia se ne è già andata (probabilmente piena zeppa, va beh poco importa. tanto paga Pantalone!). Ai tempi dei mitici Baffo (autista) e Davide (bigliettaio), la corriera di Carpani avrebbe aspettato un treno importante come il Milano-Livorno, ma tant'é, i tempi cambiano e le "emergenze" si moltiplicano.
Da mezzo secolo, viaggio in treno (mezzo che adoro) e quindi non voglio sparare sulla Croce Rossa, ma la stazione di Borgo Val di Taro é proprio in condizioni penose (mancanza di WC, orologi fermi, ecc.). Certo, quella di Parma, capitale dell'antico ducato, é ancor peggio , e non da ieri. E meno male che siamo in Emilia, la regione che si ritiene sia la più civilmente "svedese" e la più ben gestita d'Italia!
Giuseppe (Peppino) Serpagli - Milano
| Risposta di Serpico57 | 15:18 - 04/11/13 |
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Perfettamente d'accordo con te su tutto !
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| Risposta di Remo Ponzini | 17:19 - 04/11/13 |
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Caro Peppino,
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| Risposta di Luso | 20:54 - 14/11/13 |
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Che tristezza leggere queste notizie . Non capiscono che così facendo si fanno del male da soli ? Risultato scontato : l 'autista se non avrà più stipendio, la società propritaria del mezzo investirà meno e gli utenti saranno sempre più incazzati .
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