Con la costituzione dell’Unione dei Comuni tra Borgotaro, Compiano, Tornolo e Bore, Pellegrino, Terenzo, Varano , Varsi, si è compiuto il disastro amministrativo che avevamo puntualmente previsto. E’ un’unione bislacca, strampalata, senza capo né coda, senza continuità territoriale, anzi lacerante per il territorio, voluta solo dai compagni di Ferrari P.L. e Bernazzoli, cioè dalle maggioranze del PD che amministrano questi comuni.
In sostanza, anziché Unione la si dovrebbe chiamare DISUNIONE. Peraltro, alcune rappresentanze politiche alternative al Pd hanno saputo esprimere solo un lamento populistico per il fatto che Borgotaro non è più la Capitale. Così, alla perdita dei posti di lavoro, alla chiusura di molte attività produttive nell’artigianato nel commercio e nell’agricoltura si aggiunge questo bel regalo dei politici locali! Ormai basta, la misura è colma! O vogliamo aspettare che ci chiudano anche l’Ospedale e le scuole?
Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano e Tornolo (senza escludere altri comuni limitrofi), uniti in un solo Comune, potrebbero formare una Città di oltre 15.000 cittadini, già omogenei nella cultura, nelle tradizioni, nel tessuto socioeconomico. Oggi, poi, lo Stato e la Regione riconoscono incentivi finanziari forti (500.000 € annui per dieci anni) che, uniti ai risparmi sui costi politico-burocratici (circa 300.000 € annui), servirebbero per aiutare le attività produttive e per migliorare i servizi a tutti i cittadini. Svantaggi non ce ne sono! Sarebbe forse uno svantaggio ridurre cinque giunte ad una e cinque sindaci ad uno? Il Sindaco di un Unico Comune di oltre 15.000 abitanti avrebbe invece voce in capitolo a Roma, Bologna e Bruxelles. Alcuni Comuni vicini a noi, in Emilia Romagna, ma anche in altre Regioni stanno percorrendo questa strada. I buoni esempi, dunque, ci sono già: basta seguirli!
Per questo il 20 dicembre costituiremo un gruppo civico di lavoro per tracciare le linee progettuali del percorso. Vi aspettiamo a questo appuntamento, aperto a tutti i volonterosi, per le ore 21.00 in biblioteca Manara a Borgotaro!
| Risposta di Main the Gap | 21:55 - 26/12/13 |
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L'idea è più che buona, ma, a mio modo di vedere, ci sono due pregiudiziali che rendono il progetto già abortito: siete tutti di destra o di orientamento conservatore, e agite in una valle di moderati orientati a sinistra, anche per motivazioni strettamente contingenti (leggasi: tutti hanno un parente che opera/lavora in un posto pubblico, gestito dalla sinistra di potere); poi, ancor peggio, quasi tutti i proponenti (escluso te, Gigi, che forse sei l'unico ad avere una credibilità politica, essendo stato fuori, fino ad oggi, dai vari giochini di potere) sono veramente impresentabili a livello politico; molti, se non tutti, si dovrebbero fare da parte, almeno tacere in prima persona, per opportunità e per pudore. |
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| Risposta di Gilio | 12:12 - 27/12/13 |
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Lasciamo perdere destra sinistra o centro, chiediamoci invece cosa significa fusione con la normativa vigente ed allora scopriamo che le amministrazioni interessate deliberano e propongono alla regione la loro sparizione che deve essere condivisa dai cittadini e vanno a costituire un nuovo organo che sostituisca quelle che sono destinati a sparire, può allora essere la premessa di tutto questo l'attacco frontale fatto da Rodolfo Marchini alle amminsitrazione interessate all'unione, amministrazioni che sono state elette alcune 4 anni fa altre 2 anni fa dai cittadini, gli stessi che hanno deciso come nel caso di Borgotaro che Marchini e compagnia non sedessero neanche con un solo rappresentante nel consiglio comunale. |
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| Risposta di Lorenzo M. | 14:34 - 27/12/13 |
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Gigi caro, i signori qui sopra hanno ragione da vendere, sono con loro al 100%. Ti sei lasciato scippare un progetto venuto dal basso per fartelo etichettare da un movimento politico borgotarese, tra l'altro sempre rimasto all'angolo.
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| Risposta di Rodolfo Marchini | 18:14 - 29/12/13 |
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Ma Paolo, ti sembra il caso di far polemica e farla in un modo odioso? |
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| Risposta di Gilio | 14:34 - 30/12/13 |
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Ci mancherebbe altro che mi passasse per la mente che la "cosa" non potesse crescere anche senza di me, io sono coscente dei miei limiti ed anche molto molto pacato, non ho nervi scoperti che se sollecitati mi fanno schizzare per aria con reazioni rabbiose, ribadisco, parlare di fusione vuol dire fare i conti con le amminsitrazioni comunali esistenti, quindi, sempre che io sia in grado di leggere l'italiano, tu parti attaccandole frontalmente, ti aggiungo anche che la campagna elettorale della futura primavera sarà basata per la maggior parte sull'autonomia dei comuni, per l'autodeterminazione e contro ogni tipo di fusione, se a qualche candidato venisse in mente di mettere nel programma la fusione prenderebbe meno del 5%. |
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| Risposta di Rodolfo | 20:07 - 30/12/13 |
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Il tono e la sostanza sono ben diversi dai precedenti. Non mi dilungo. Tu dici: un candidato alle prossime amministrative che avesse questo progetto, otterrebbe un misero 5%. Quindi io sosterrei un argomento che secondo te vale il 5%. Benissimo. Allora se gli strunz che mancano nel progetto sono il 95% non mi pare che possa dipendere dal fatto che ne saro' il PRESIDENTE (molto remunerato!) per sei mesi, salvo proroga (da Statuto). |
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| Risposta di Mimmo | 11:25 - 30/12/13 |
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mi è sembra un'altra, ennesima, uscita scomposta del Prof.
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| Risposta di Comandante Zagor | 12:01 - 30/12/13 |
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Carissimo Rodolfo, non ti si riconosce più! Parli di "cazzate" e dai degli "strunz" a chi non la pensa come te, a chi non si unisce a te e si permette di criticarti. Renzi direbbe che sei da rottamare, idem per quell'ex politico di Marco Franchi e dell'architetto di cui non ricordo il nome della Val Parma, tutti impegnati in quella, scusate il francesismo, "cagata pazzesca" della Lunezia. |
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| Risposta di Mimmo | 14:28 - 30/12/13 |
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Quando è in politica deve capire quando il suo percorso è finito e mettersi da parte!!!
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| Risposta di Rodolfo Marchini | 14:32 - 30/12/13 |
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A Mimmo e a Zagor dico di andar a dar via quello che vogliono. Chi mi conosce sa bene che non ho mai usato varita' a trattare con persone civili sia in politica che in altre circostanze. Per me e' da strunz dire che si abbandona la politica e poi si fa critica politica. Chi usa poi pseudonimi ha paura di mettere la sua faccia e per me non e' nessuno. Salvo che anche cio' che dice uno pseudonimo puo' correre sulla rete e allora anche in questo caso mi sembra doveroso definire l'insieme un'emerita strunzata! Se avete voglia di far politica o di fare critica politica, metteteci la vostra faccia e con la vostra identita' avrete il mio rispetto. Altrimenti per me siete solo dei miserabili! Definirvi strunz e' trattarvi anche troppo bene... Comunque il paese e' piccolo e credo che a breve potro' dire in faccia e di persona quello che penso di loro a questi emeriti coglioni di pseudonimi |
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| Risposta di Gilio | 18:55 - 31/12/13 |
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Ah dimenticavo la cosa più importante: la Corale in cui canto si chiama "Corale Lirica Valtaro" dal 2003, per questo dovrebbe essere contento GIGI, ci sono elementi che provengono da Berceto, non so se con o senza il permesso di Lucchi, Valmozzola, Borgotaro, Albareto, Compiano, Tornolo e Bedonia, direi che è una bella fusione musicale, visto che sei neo pensionato e probabilmente ti avanza del tempo prova a venire da noi.....chi ha imparato a parlare prima o poi impara anche a cantare.
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| Risposta di Giuseppe Cartegni/Peppo C. | 23:32 - 31/12/13 |
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La questione di un unico Comune è affascinante e teoricamente giusta, purtroppo, a mio parere, è anche lontana qualche lustro dall’essere attuale ed inoltre io non credo negli illuminati. Mi spiego meglio, una struttura tecnico . amministrativa unificata si potrebbe, forse, mettere insieme velocemente, ma non sarebbe un Comune. Un Comune per essere tale deve essere l’espressione di una comunità che in esso si riconosce e che è disposta a condividere le varie esigenze ed a spendere per tutti le risorse disponibili, delegando ai vari rappresentanti eletti la definizione delle priorità. Oggi una struttura unificata dovrebbe essere affiancata da una serie di moduli operativi locali che grossomodo potrebbero ricalcare gli attuali municipi. Probabilmente a conti fatti risulterebbero maggiori costi e minori benefici sia economici che sociali. Allora iniziamo a lavorare dalle radici, i rami, i fiori, le foglie ed i frutti arriveranno. Se non si fanno interagire le varie comunità esistenti non si riuscirà mai ad integrarle. La realtà, per fare solo un esempio, è che Albareto e Borgotaro non riescono a trovare un accordo sulle date per le manifestazioni del fungo. Allora il vero problema è come si fa a far nascere una comunità allargata; Giliotti ha indicato alcune cose che hanno funzionato come il soccorso sanitario, le scuole e perché no, anche la corale; io butto li alcune altre ipotesi come le cooperative agricole, una Caritas unificata, l’assistenza agli anziani, alcune iniziative estive da far girare nei vari paesi, le iniziative teatrali di Bedonia potrebbero replicare a Borgotaro e a Tarsogno, quelle musicali di Borgotaro ad Albareto oppure ad Anzola o a Compiano, per il momento lascerei fuori funghi , carnevali e trote, anche se…. Un ultimo esempio di interazione possibile; son certo che se si proponesse ai vari ristoranti e trattorie della valle di ospitare tra Maggio ed Ottobre I ragazzi dell’istituto Enogastronomico per un pranzo ed una cena preparati e serviti da loro, non solo troverebbero le porte aperte, ma soprattutto toccherebbero con mano il senso della loro comunità.
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| Risposta di Rodolfo | 15:53 - 01/01/14 |
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Sempre in linea teorica, condivido che un Comune dovrebbe essere l Unita` amministrativa di una Comunita`che si sente tale in tutti i suoi aspetti. Nel concreto pero` non puo` essere cosi`. Per fare un piccolo esempio: a Borgotaro, fino a qualche anno fa, tra S. Rocco e il Borgo c'era una fortissima divisione e forse se avessero potuto i sanrocchini si sarebbero fatti un Comune per se` stessi. Probabilmente in comuni piu` grossi tipo Parma, il fenomeno e' stato ancor piu' rilevante quando sono stati soppressi i comuni delle periferie. |
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| Risposta di Rodolfo | 16:04 - 01/01/14 |
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Piu' che a parlare, ho imparato, come si dice, a "cantare e a portare la croce" e dunque dovrei gia' essere capace di cantare. Pero' certamente la Corale nel nome della Valtaro e' una gran bella realta' che mi attrae e ci faro' un serio pensiero. Pero' la Voce e' la voce ed e' come il coraggio che, come diceva Manzoni, chi non ce l'ha non se lo puo' dare! Ed io non so se ce l'ho. Auguri di Buon Anno anche a te e alla Corale! |
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| Risposta di Giuseppe Cartegni/Peppo C. | 18:34 - 04/01/14 |
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Quella che per te è una teoria ideale, per me è una condizione imprescindibile, o un Comune è l’espressione di una comunità unita oppure è un puro artifizio amministrativo, che oltretutto potrebbe non avere tutti i vantaggi preconizzati. Come arrivare all’unità? L‘unico collante che vedo, potrà anche essere un tantinello indigesto a certe ideologie, ma è e rimane la solidarietà. Su questa bisogna lavorare. Detto tra parentesi la scuola e la famiglia sono ottimi esempi di solidarietà.
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| Risposta di Rodolfo | 14:58 - 06/01/14 |
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E' vero che una Comunita' in senso stretto non c'e'. Pero' una Comunita' di storia, di tradizioni, di cultura, di dialetti esiste. Poi esistono gli ultimi cinquant'anni in cui i cittadini dell'Alta Valtaro si sono intrecciati con forti osmosi tra un paese e l'altro in modo consistente. I giovani delle scuole superiori si sono frequentati quotidianamente negli stessi ambienti, si sono avuti identici ambienti di lavoro, stessi servizi sanitari, stesse esperienze di associazionismo culturale di volontariato e sportive. Tante famiglie si sono formate tra persone di diverse provenienze comunali. Un certo contributo al formarsi del sentimento comunitario lo ha prodotto anche la funzione amministrativa della Comunita' Montana. Per una solida comunita' occorrera' ancora del tempo, ma anche la fusione nell'amministrazione puo' essere decisiva. E poi la perfezione non esiste; anche per l' Unita' d'Italia si disse: l'Italia e' fatta, ora bisogna fare gli Italiani!
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| Risposta di Remo Ponzini | 17:45 - 03/01/14 |
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In questo bailamme di discussioni che sono sorte mi sembra che, anche a livello locale, si continui a ragionare secondo gli interessi degli orientamenti politici e non sulla valenza delle proposte. Si pone sempre al primo posto la solidità e la conservazione della poltrona relegando all'angolo quello che potrebbe essere il bene collettivo. E' la solita vecchia politica che punta esclusivamente ad eliminare il possibile avversario con ogni mezzo prescindendo dai contenuti di cui potrebbe essere portatore. Triti tatticismi di vecchio stampo basati sulla conservazione e l'immobilismo che emergono ogni qual volta qualcuno prova a sfogliare una pagina non letta.
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| Risposta di Main The Gap | 17:25 - 04/01/14 |
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Ok Remo, continuiamo a farci del male con la forma, quando la sostanza è totalmente priva di concretezza. Parliamo di Lunezie, quando fra un po' non ci sarà più nulla su cui operare. Certa gente, con le solite parole piene di nulla, con la dialettica perbenista moralisteggiante da prima repubblica, con lo stipendio/pensione e il conto in banca sicuro, mi ha profondamente stufato. Dal mio punto di vista, farebbe meglio a dedicarsi ad altro (la Pubblica ha bisogno di volontari, così come la Protezione Civile, la Caritas, Don Angelo,...), a lasciar spazio a nuove facce. Marchini Rodolfo, impara un po', almeno un minimo, da chi ha sempre vinto le elezioni: Paolo Gilgliotti, per le sue scelte, per la sua coerenza formale, per la sua strategia intelligente, merita un trattato politico. Lui si defila, però si rende disponibile, in modo che siano sempre degli altri ad andarlo a cercare: e lo fanno per la sua esperienza, positiva, di politico vincente. NON E' LUI CHE SI IMPONE, A TUTTI I COSTI!!! Riflettici un po'! Il fatto che poi ci si irrigidisca, fin all'insulto personale e la minaccia, nei confronti di chi pensa diverso e si permette di criticare, la dice lunga sulle attuali capacità di valutazione e sull'effettiva serenità d'animo. Chi ha un passato politico pesante, ideologicamente particolarmente schierato, oltretutto perdente a livello locale, dovrebbe almeno avere il pudore di mettersi in seconda o terza linea. Semplicemente, non dovrebbe contaminare, con presenze ingombranti, nuove iniziative. |
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| Risposta di Giuseppe Cartegni/Peppo C. | 18:37 - 04/01/14 |
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La mia lettura degli interventi precedenti , sfrondando alcuni personalismi un po’esuberanti, è che, soprattutto i giovani, stanno vivendo una fase di insofferenza verso tutto ciò che sentono come espressione di una politica considerata vecchia ed improduttiva. Tu stesso hai sottolineato la vischiosità di sindaci ed, aggiungo io, degli assessori in carica.
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| Risposta di Rodolfo | 19:45 - 06/01/14 |
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"Non ti curar di lor, ma guarda e passa", mi suggerisce Dante. Un amico mi consiglia: ai provocatori non devi rispondere! Ci ho riflettuto, ma non ne sono capace. E allora a Main the Gap (boh!) chiedo:"Perchè scrivi con uno pseudonimo? Se ci mettessi il tuo nome, il tuo cognome e la tua bella faccia, chi legge i tuoi giudizi avrebbe modo di valutarli come meriti tu! Esattamente come per me a proposito di questa iniziativa che ha preso il nome di Laboratorio per il Comune Alta Valtaro. Essa non è un partito, non è una lista politica, non ha lo scopo di candidare questo o quello. E' semplicemente un gruppo di lavoro, di cui mi è stato chiesto di fare il coordinatore per sei mesi. Poi si ruota. Cioè si tratta di lavorare. Perciò non capisco cosa possa c'entrare la mia condizione, che tu giudichi politicamente perdente, se qui la politica, strettamente intesa,non ha luogo. Così non capisco la tua critica secondo cui io dovrei contaminare un'iniziativa buona che nasce anche da me. Lo capirei senz'altro se fossi un ladro, un disonesto, un impostore, un fallito. Certo non sono un santo, ma nemmeno un baro o un illusionista tale da essere da te qui deriso per le mie idee. Anche se ora sei attento a non scivolare sulle bucce di banane, assomigli molto all'individuo che alcuni anni fa mi aveva preso di mira anche personalmente con schizzate di fango, ma poi mi aveva dovuto lavare con uno sproloquio di elogi. In questo caso non ce ne sarà bisogno perchè saranno i fatti a parlare: questo Comune unico dell'Alta Valtaro lo faremo anche senza di te, senza i partiti e senza alcuni politici di professione, perchè lo faremo coi cittadini.
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| Risposta di Giuseppe Cartegni/Peppo | 21:11 - 09/01/14 |
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Cito testualmente l’ultima frase del tuo intervento
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| Risposta di Main The Gap | 01:01 - 10/01/14 |
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Ottimo suicidio politico. L'ennesimo, direi. Rodolfo non cambi mai, il tuo stile autolesionista é inconfondibile.
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| Risposta di Rodolfo Marchini | 16:17 - 12/01/14 |
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"Anche senza di te" e' riferito a chi palesemente ha dichiarato di non voler stare in un'iniziativa che il sottoscritto contaminerebbe! |
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