sabato 19 dicembre alle ore 15.00
un incontro presso la sala Consiliare sul tema:
"INTERNET VELOCE - BANDA LARGA".
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| Risposta di Comune di Bedonia | 12:35 - 18/12/09 |
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Ricordiamo a tutti i cittadini bedoniesi che domani, sabato 19 dicembre alle ORE 15, presso il Municipio, verrà presentato il progetto della BANDA LARGA. Un invito a partecipare. |
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| Risposta di lorella aviano | 21:38 - 18/12/09 |
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Io sono interessata ma non potrò essere presente: chi va potrebbe postare un piccolo sunto di quanto è stato presentato? Ve ne sarei molto grata
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| Risposta di Gigi Cavalli | 23:29 - 20/12/09 |
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Non c’è nessun dubbio, una delle soluzioni per sviluppare un territorio montano è senz’altro Internet. La rete però non arriva ovunque, anzi più le zone sono remote e più aumentano le difficoltà ad avere un collegamento veloce, il motivo è semplice: gli operatori nazionali non intendono investire per via degli alti costi e di un ritorno dell’investimento a lungo termine, in poche parole non conviene investire in queste zone. Per ovviare a questo inconveniente si è pensato di istituire un progetto di proprietà pubblica, ma con la gestione affidata ad una società privata, ovvero creare la Banda Larga Wi-FI, per i meno tecnologici si tratta di un collegamento veloce ad internet senza fili. Nel caso che ci riguarda da vicino il Consorzio gestore del servizio è COM-UNICA ed ha sede a Borgotaro. Questo è stato il tema discusso a Bedonia sabato scorso, poiché questo servizio sarà ora disponibile anche nell’area del capoluogo bedoniese. Ci tengo a precisare che in questo momento la zona interessata all’intervento è già coperta dalla tradizionale linea ADSL, sarà però un’altra possibilità per le zone più periferiche, non raggiunte dalla linea via cavo, o per quegli utenti a cui risulta un collegamento congestionato.
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| Risposta di Fausto | 01:02 - 21/12/09 |
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A me Gigi, invece, sembra che alle volte il silenzio urli più delle parole, ed anche se ne sono state spese poche in merito alle nuove coperture, qualcosa è stato accennato, e a dirti la verità a me è apparso il classico "sottotono assordante". Berni è stato come al solito schietto e sincero, per coprire le zone non coperte dall'attuale progetto e con l'attuale tecnologia ci vorrebbero notevoli investimenti ed ora di foraggio non ce n'è! (detto piano ma detto) Per questo la soluzione per l'abbattimento ulteriore del Digital Divide deve essere di natura tecnicamente differente da quella attuale. Berni ha lottato come un leone per portare il progetto a questo risultato, lo posso testimoniare a livello personale, perciò credo che abbia ormai la forza del risultato ottenuto per chiedere in Regione ed in altri luoghi un ulteriore sforzo, ma indirizzato verso soluzioni tecnologicamente alternative. Parlo con cognizione di causa dicendo che le zone che sono rimaste scoperte difficilmente potrebbero comunque essere servite da questo tipo di servizio che presenta un limite notevole (funziona solo a vista con il ripetitore perciò bastano un dosso o un albero per ricreare il digital devide), oltre agli innumerevoli vantaggi (là dove arriva da una stabilità e delle prestazioni di livello). Perciò credo che il primo step sia stato portato a termine, ma che da li in poi si debba variare tecnologia (magari si appoggiandosi alla dorsale creata come punto di partenza per un irradiamento di altro tipo). Per quanto riguarda l'intervento di Pontremoli è stato veramente da rimanere a bocca aperta, ottima dialettica e idee concrete, l'unico pericolo è che i soliti ignoti si infilino nella scia che sta tracciando per continuare a parassitare sul lavoro e sul sudore altrui. Per questo penso che il campanilismo ci debba essere, ma basato non sulla connotazione geografica, ma su quella mentale. Sarà,,, ma io continuo a vedere in giro a parlare di questi argomenti sempre le stesse persone che raccontano sempre la solita favoletta (io ormai le ho sentite almeno 5 volte, ma chissà quante altre...) ed hanno bruciato 5 miliardi delle vecchie lire nel mitico progetto Infomont e ce lo fanno passare, invece, come un successo, come la base per quello che c'è ora. Con 5 miliardi delle vecchie lire... l'ADSL ad Anzola ci sarebbe da mò!!! I campanili, io credo, ci devono servire per farci vedere dove sono le zone d'ombra della nostra storia, in modo che possiamo evitare sempre gli stessi errori. Perciò di destra o di sinistra che sia... a me non me ne frega niente!!! Ringrazio di cuore e pubblicamente (come non mi era mai stato concesso di fare fino ad ora) Carlo Berni per il mazzo che si è fatto e per i rischi anche politici interni che ha corso per appoggiare questo progetto. Ad altri dico che è ora che la piantino di menarci per il naso, perchè ormai hanno fatto la loro ora e non abbiamo più paura di dirglielo nei denti (se non l'ho fatto è stato solo per rispetto in chi ha indetto il convegno). Se vogliono veramente fare qualcosa vadano oltre alla promessa politica della copertura dell'altra valceno tra 18 mesi... forse...!!!! 18 mesi "forse" significano "certamente" più di tre anni e da qui a tre anni i giovani se ne saranno già belli che scappati da Anzola e Volpara e Chiesiola. Perciò dall'1/1/2010 datevi da fare perchè a breve spetta a noi l'ardua sentenza!!! Credo di poter parlare anche a nome delle migliaia di famiglie rimaste senza una connessione decente. |
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| Risposta di lorella aviano | 16:44 - 21/12/09 |
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Grazie per aver riportato sul forum quanto detto nell'incontro. |
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| Risposta di Claudio Agazzi | 13:35 - 21/12/09 |
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La penso come Gigi, la penso come Fausto, la penso come tutti quelli che delle parole sono stufi. Chi poteva immaginare che fosse possibile/sufficiente/economico creare una rete di ponti radio per "coprire" adeguatamente la Valtaro? Forse nesusno! Ho cominciato a lavorare nel web circa 12 anni fa. Ho avuto clienti che gestivano ponti radio, clienti che hanno fisicamente dislocato fibre ottiche, e ovviamente come tutti voi utilizzo la rete per lavorare. Ho capito che spesso dietro le parole c'è poco e nulla, tanti progetti nati come i funghi, tanti soldi spesi e poi il nulla. Qualcuno la bocca se la deve per forza riempiere e quindi a volte ci tocca ascoltare e ascoltare ancora e ancora ascoltare. Sarebbe ora di passare ai fatti. Ho sempre avuto la sensazione che tutti questi soldi spesi per "l'informatizzazione" della Valtaro potevano almeno in parte essere spesi diversamente. Magari una bella lobby che convincesse Telecom, i politici di Roma che contano, dell'importanza di fare arrivare da noi e non intendo nel solo capoluogo comunale, un segnale capace di soddisfare le esigenze della popolazione. Qualche migliana di euro spese in cene a volte danno più risultati che centinaia di migliaia di eurso spesi in pali :). Ora a distanza di tanti anni ci troviamo ad assistere a dei convegni dove si parla di Banda Larga... E' un po' come quando si sente parlare di Web 2.0, parole, parole che in soldoni non significa nulla. Dietro queste parole ci vogliono i fatti e ripeto se in nostri politici avessero speso una parte di questi soldi per qualche viaggio in più a Roma, forse saremmo un po' più "coperti" di come lo siamo adesso. Non entro anche qui nello specifico, non voglio sembrare quello che è contrario per forza, credo che ognuno abbia il giusto diritto di proporre e di realizzare ma abbiamo tutti un limite, i soldi pubblici. Quando spendiamo quelli dobbiamo essere più accorti, dobbiamo farli rendere. Sono anche convinto che comunque qualche cosa bisognava provare e forse quello che è stato fatto a qualche cosa è servito e servirà in futuro, me lo auguro. Ciao Claudio Agazzi |
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| Risposta di Fausto | 16:15 - 21/12/09 |
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Ti ringrazio per la solidarietà, ma attento, te lo dico perchè non eri presente al convegno, la premessa, detta piano piano piano talmente piano che a me è sembrata un boato, è stata : <<la rete che dovevano fare i privati!!!>> e tac eccolo il barile bello scaricato. Sempre per rispetto non ho fatto la domanda che mi sono tenuto dentro per tutto il tempo. Perchè avrebbero dovuto farla i privati sta rete di servizio pubblico (ovviamente questi privati hanno un'identità ben precisa ma chi li ha chiamati in causa se ne è guardato bene da nominarli esplicitamente)? Forse che i soldi stanziati non hanno origine pubblica? Il fatto che poi vengano affidati ai privati per realizzare i progeti, non esenta gli enti dal dovere di rispondere dei risultati. Allora perchè alla presentazione non si sono fatti belli i privati ma i pubblici? Mi si faccia capire, perchè io voglio capire. Quando ci sono da prendere le lodi l'intervento è il pubblico, ma se ci sono magagne queste sono dei privati (questa era la premessa detta piano piano)? Al taglio del nastro sarebbe stato bello vedere anche questi privati che hanno realizzato fisicamente il progetto piuttosto delle presenziate di facciata (di gente che del progetto sa poco e nulla). E per quanto riguarda poi l'intervento di Telecom, quel tasto dolente uscirà molto presto, quando la rete sip (perchè di quella si tratta) poveretta vecchia e stanca si affloscerà, ne vedremo delle belle. Già nei giorni passati abbiamo avuto una bella fotografia dello stato della rete sip (mi piace chiamarla così perchè in realtà siamo ancora di fronte al monopolio quasi totale della gestione e manutenzione della rete fissa, ne hanno liberalizzato solo la fase della commercializzazione) quando un guasto generalizzato è stato "risolto" in meno di una settimana!!! Ribadisco il concetto perchè magari non è passato bene che io non sono qui a sparare addosso a tutto e a tutti, perchè come detto c'è stato chi ci ha messo la faccia veramente ed io glie lo riconosco, ed il progetto secondo me è stato comunque un bel successo, però tanto ho apprezzato l'onestà intellettuale espressa nelle parole di Berni tanto mi ha ripugnato l'ennesima esibizione del presenzialismo fine a se stesso. Ci vuole aria fresca e nuova come quella del giovane assessore, cui si può perdonare l'aver confuso l'essenza di un sito web con quella della connessione ad internet, perchè ha il tempo ed il dovere di imparare, ma il resto... a casa lo ripeto, troppe volte ho sentito parole e mai ho visto i fatti. Se hanno voglia di raccontare delle storie perchè non ci raccontano quella delle Celle Navini, anche li un bel pò di "pali" ce ne stavano... io sono tutto orecchie. |
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| Risposta di Il puntinator cortese | 21:35 - 21/12/09 |
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Concordo con tutto quello che dici e per come lo dici. Però da buon puntinator devo mettere in evidenza un paio di punti. Il servizio è nato già morto. Magari è colpa della burocrazia, che tra progetto ed elargizione dei fondi pubblici ha fatto passare troppo tempo o sempre magari, è colpa della tecnologia che cambia da un anno all'altro. |
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| Risposta di Il puntinator cortese | 23:16 - 21/12/09 |
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Scusate, la mia precedente risposta è rivolta a Claudio Agazzi.
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| Risposta di Giaguaro | 12:14 - 22/12/09 |
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Caro puntinator cortese sul fatto che sia la telecom a fornire connettivita nn è detto, mentre per qunato riguarda la distanza tra la centralina telecom e di 7 km massimo dopo di che nn si è piu servita da "alice". I ponti radio nn e vero che nn superano i 4km ma se vi è piena visibilita tra un ripetitore e l'altro ti assicuro che superano i 4km... Saluti il giaguaro |
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| Risposta di Fausto | 13:52 - 22/12/09 |
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Telecom non rilascia certificazioni della linea dopo il 3° Km di distanza dalla centrale. Se si crede che telecom possa coprire il territorio con dei mini dslam parla perchè ha la lingua in bocca, a parte il fatto che sono tecnologie che permettono prestazioni ridicole. Però una cosa mi fa girare le scatole... la rete gestita per l'ultimo miglio da Comunica funziona, ha ampliato la copertura ed è un progetto secondo me ben realizzato e se qualcuno deve spalare della m..a sul progetto solo per ripicche personali è ora che taccia perchè altrimenti io la racconto tutta la faccenda...(ma non qui, in altre sedi). Certo non è la soluzione definitiva per tutti, e credo che neanche esista. Una connessione a piena visibilità ottica tra una cpe ed una radio base (nel suo raggio di azione) arriva tranquillamente a superare i 10 Km, certo che bisogna vedere che tipo di irradiamento viene fatto (omnidirezionale o conico). Perciò ho capito che non tutti i geni erano presenti alla presentazione, ne mancava qualcuno... Se poi non fosse ancora chiara la faccenda dell'assegnazione dell'ultimo miglio, è stato fatto un bando pubblico cui ha partecipato immagino anche quel gruppetto di persone cui ci si riferisce. Purtroppo si continua a fare disinformazione perchè chi dovrebbe parlare e dire le cose come stanno invece che farlo racconta le storielline per fare avanspettacolo (o magari neanche le conosce visto che ha partecipato solo al taglio del nastro). E chi aveva dei dubbi, aveva l'occasione per esporli, ma alla domanda... qualcuno vuole chiedere qualcosa ... il silenzio totale. Poi non ci si lamenti dopo. Io ripeto che il progetto è valido e rappresenta un primo step, ma alla luce dell'esperienza fatta, forse si potrebbero utilizzare altre tecnologie che magari nel frattempo si sono sviluppate.
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| Risposta di Giaguaro | 14:00 - 22/12/09 |
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Hai perfettamente ragione fausto.... chi nn sa certe cose è meglio che non le dica ... nn perchè mi può stare sulle scatole una persona o un politico ... ma perchè come dici tu fa solo DISINFORMAZIONE!!!!!!! Saluti |
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| Risposta di Il puntinator cortese | 14:03 - 22/12/09 |
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Ok, rispondo e poi mi taccio (...mmmm... mica ci credo). I 4 km li ha dichiarati la telecom, ma magari si sono sbagliati o la linea di cui si parlava è obsoleta. Parlando dei 4 chilometri dei ponti radio, intendevo che in montagna, avere un raggio di copertura a 360° (come la centralina telecom che serve una zona) è quasi impossibile (ostacoli naturali e innaturali, ecc ecc), tanto più che i trasmittitori lavorano ad angolo e quando li mettono, ne mettono solo uno (sono d'oro?). Per quanto riguarda la fornitura ho citato Telecom al condizionale, poichè di questo, come di tante altre cose sono proprio all'oscuro, e per questioni di fegato, intendo rimanerlo.
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| Risposta di Giaguaro | 14:25 - 22/12/09 |
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Si la linea telecom con le suddette centrali ormai e un po vecchiotta, ed è "normale" se perde qualche colpo...Per quanto riguarda i ponti radio si hanno un raggio di copertura che puo variare 60 90 120° .... ed è una cosa che vien stabilita a progetto.... in base alla alla morfologia del terreno ... e ovvio che succede che alcune abitazioni non vengano serviti nemmeno dai ponti radio .... coprire tutti e tutto spero che convieni con me che risulta quasi impossobile sia da parte in telecome che in questo caso da COM-UNICA ..... Saluti
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| Risposta di Il puntinator cortese | 09:33 - 23/12/09 |
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Giaguaro, non so se anche tu lavori in Comunica e come altri non lo dichiari, ma comunque fosse, concordo con te, e appunto perchè concordo con te, non capisco perchè i soldi pubblici sono andati a finanziare un servizio (privato) che copriva già la maggior parte del territorio. Parlano, parlano, ma nessuno degli interessati tocca questo tasto. Che sia dolente? Boh!?!
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| Risposta di Giaguaro | 10:08 - 23/12/09 |
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Guarda puntinator cortese ... nn ti saprei dare una risposta.... ma con tutto il rispetto quale ente pubblico si sarebbe accollato questo servizio qui da noi ? saluti
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| Risposta di Marco Orlandini | 18:39 - 23/12/09 |
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Sono Marco Orlandini, amministratore di Comunica, dopo aver letto gli interventi sulla banda larga credo sia doveroso chiarire alcuni punti. Non sono stati elargiti finanziamenti pubblici a privati nell'ambito della realizzazione di questo progetto; l'infrastruttura di rete, ovvero i ponti radio sono di proprietà di Enìa, che non è società pubblica, e che ha realizzato a sue spese la rete destinata all'uso dei privati. Gli enti pubblici hanno finanziato solo Lepida wireless, ovvero la rete di ponti radio ad uso esclusivo degli enti pubblici. Il merito dei nostri amministratori è stato quello di trovare una formula intelligente, che consentisse ad un attore come Enìa di realizzare questo progetto. Nel corso dell'ultimo anno la comunità montana Taro Ceno, ancora presieduta da Carlo Berni ha deciso di potenziare la rete, destinata all'uso dei privati, acquistando per conto proprio e facendo poi installare da Enìa una serie di tratte, (dispositivi punto-punto) e ripetitori di segnale (stazioni radio base), al fine di garantire il miglioramento del servizio al cittadino. Tale estensione di rete è stata poi affidata ad Enìa, che si è fatta carico di gestirla e manutenerla. I bilanci della società Info Servizi srl, mandataria di Comunica, sono pubblici e quindi sotto gli occhi di tutti, non riportano voci inerenti a finanziamenti da parte di enti pubblici. Sono sempre disponibile ad incontrare nei locali di via F. Corridoni 6, Borgo Val di Taro, chi volesse prendere visione dei nostri bilanci, contratti e qualsiasi altra documentazione ritenga utile a chiarire queste non più accettabili prese di posizione. Voglio aggiungere anche che le società che partecipano al raggruppamento Comunica esistono almeno dal 2002, e non sono state "messe in pista appositamente". Ricordo inoltre a chi insiste nello scrivere che Comunica abbia preso soldi dalla regione, che peraltro non si firma in chiaro, che la diffamazione è perseguibile. La scelta operata dalla regione nell'imporre la tecnologia Alvarion è il fondamento della buona riuscita del progetto; tale scelta è la più antieconomica che il mercato possa offrire in questo momento. I costi delle apparecchiature sono, in alcuni casi, anche 7/8 volte quelli della concorrenza, credo pertanto che sminuire il valore di ciò che è stato fatto asserendo che la tecnologia è ormai obsoleta ed acquistabile a pochi spiccioli, sia un atto deprecabile e privo di fondamenta. La presenza di una rete sui territori oggetto del progetto regionale anti digital divide, ancor prima che Enìa intervenisse è reale, ma se la regione, attraverso studi, ha ritenuto che il territorio fosse ancora in divario digitale significa che vi erano ancora zone da coprire. Il numero degli abbonamenti di Comunica ad oggi (520), peraltro testimonia il fatto che l'esigenza era ed è reale. Enìa ha , inolte, offerto a chi era già presente sul territorio la possibilità di fuire della stessa infrastruttura che utilizza Comunica, in totale trasparenza, ma l'offerta è stata non è stata accettata; io stesso ho incontrato chi era già presente sul territorio ed ho offerto un accordo al fine di unire gli sforzi, ma la proposta non ha avuto seguito. Infine, verifiche e studi fatti, testimoniano che la tecnologia wireless rappresenti la più praticabile e meno costosa sui nostri territori, anche quando trattasi di Alvarion. Inoltre la rete ha ancora margini per la crescita, sia degli abbonati che della banda errogabile. Il nostro servizio è efficiente, economico e ben supportato; quando ci sono disservizi il personale lavora con massima priorità fino al rientro del problema. A tutti coloro che non sono ancora raggiunti dal servizio chiedo pazienza, anche se ormai non ne hanno più, il nostro scopo è quello di realizzare il numero più alto di utenti possibile, ed ogni giorno perseguiamo questo fine. |
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| Risposta di Il puntinator cortese | 02:32 - 24/12/09 |
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Sig. Orlandini, lei è molto esaudiente per quanto riguarda la procedura (mai dubitato di questo) e sui buoni intenti (l'altro operatore privato wifi) , ma lei stesso ci dice che i soldi pubblici sono serviti ad ampliare le tratte (quanti ?) ed inoltre afferma che sono arrivati (i soldi) per dare maggiore copertura a quello che si considerava (la Regione + politici) un servizio antieconomico per il privato (Telecom.. credo). Bene! Dico bene, perchè questo non l'ho mai contestato, ed anzi, credo che il lavoro svolto dai politici sia stato un gran bel lavoro, tanto più, che proprio in questi giorni anche la CME ha stanziato quei pochi soldi che ha disponibili, concentrandoli sul turismo e sulla banda larga. |
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