Ho scelto di partire, nel nuovo spazio di Gigi, volutamente con un tema non localistico ma di interesse più generale per la nostra nazione.
Sono mesi (forse anni) che tento di dare una risposta all’interrogativo del titolo.
Credo sia indiscutibile, al di là delle proprie appartenenze politiche, il valore, la reputazione, il senso delle istituzioni, la credibilità e lo “stile” che ha contraddistinto ognuno degli statisti sopra menzionati.
Per quanto riguarda il passato, sono anche convinto di averne tralasciati (per motivi di sintesi) molti altri.
Oggi, fra Belusconi e Bersani, La Russa e Dalema, Casini e Bossi, mi assale un senso di tristezza e assoluta delusione.
Non ho mai cavalcato la tigre dell’antipolitica ma penso sia oggettivamente difficile provare grande trasporto o coinvolgimento intellettuale per nessuno degli attuali rappresentanti politici italiani.
Fra le escort del “papi” Berlusconi e i trans del povero Marrazzo, pare che la cosa che interessa di più gli Italiani (dopo il grande fratello) siano i gusti sessuali e le eventuali performance dei politici più famosi.
Ma siamo veramente così?
Non abbiamo veramente niente di meglio da aspettarci da chi ci governa?
Nella convinzione di non essere il solo “disperato” che non sa più a che santo votarsi o meglio a quale “meno santo” dare il proprio voto, mi piacerebbe trovare qualcuno che con considerazioni pacate, logiche e comprovate dai fatti, fosse in grado di migliorare il mio stato d’animo facendomi ricredere sulla qualità dell’attuale classe dirigente italiana.

Risposta di Ruggero 11:47 - 05/11/09

La politica nazionale di questi ultimi anni e' il risultato delle scelte errate fatte dai leader dei singoli partiti da dieci anni ad oggi ovvero aver voluto preferire vip televisivi da mettere nelle liste a caccia di voti, anzichè gente che avesse avuto un percorso formativo all'interno del partito stesso e che quindi arrivasse con un minimo di infarinazione e preparazione!!
La cosa piu' triste e poco intelligente è sentire dichiarazioni sciocche come quelle di Luca Barbareschi che si lamenta della "paghetta" da deputato e cerca di giustificare le assenze del 53% alla Camera, causa secondo lavoro per mantenersi!!
Ora dira' di esser stato male interpretato!?!
Lascia sbigottiti poi leggere che in quest'ultimo mese a Montecitorio hanno lavorato per solo 11 giorni e 17 ore settimanali quando invece Gianfranco Fini aveva promesso ad inizio mandato di voler rendere la Camera dei Deputati piu' attiva!!
Luigi, io sposterei la tua domanda sul percorso inverso...prima insegnamogli a lavorare a questi "signori sottopagati" e poi l'arte oratoria!!
Quei tempi a cui tu fai riferimento sono finiti e ne è un esempio la televisione che da sempre e' uno specchio della realta' contemporanea!!
Mentre allora proponeva molti programmi impegnati culturalmente, ora e' spostata soprattutto su show di pessimo gusto come puo' essere il Grande Fratello (quest'anno poi davvero indecente!!).
L'importante è arrivare al successo facile, politico o non, poi chi se ne frega se sono uno stupido ignorante...vedi video Gialappa's sulle selezioni aspiranti al GF che è uno spaccato dell'Italia odierna...se poi i nostri rappresentanti sono la punta dell'iceberg?? Direi che per il futuro siamo davvero nei guai???

Risposta di Gigi Cavalli 13:34 - 05/11/09

Ruggero, l'esempio che hai portato di Barbareschi riassume l'andamento attuale della politica italiana, ovvero considerarlo un "passatempo" e non "impegno" a rappresentare coloro che hanno messo la croce sul nome del politico.
Proprio stamattina sul Corriere si legge la replica spudorata del deputato Barbareschi al giornalista Gian Antonio Stella (lunga vita a giornalisti come questi), autuore dell'ennesima denuncia verso la solita Casta... io mi vergognerei come cane, invece pare di no, vuole anche avere un po' di ragione... "Barbareschi, va vattela a prendere in quel posto, tu e chi ti ha messo in lista".
Leggere per credere:
http://www.corriere.it/politica/09_novembre_05/barbareschi-stella-botta-risposta_d70bc37c-c9e7-11de-9720-00144f02aabc.shtml

Risposta di Nicola Cattaneo 15:49 - 05/11/09

Argomento delicato, con sfumature molto complesse, come mi capita spesso non ho certezze...posso dire che a quei tempi certe notizie sul privato dei politici ad esempio non uscivano, (un piccolo esempio, che Nilde Iotti avesse avuto un rapporto "personale" con Togliatti sinceramente io lo ho saputo molto dopo) posso dire che sono politici che hanno trovato fra i loro contemporanei indici di gradimento non sempre elevati, posso dire che dopo la loro morte sono diventati icone dei rispettivi schieramenti, e incredibile ma vero, rimpianti anche dagli avversari di allora, con una dose di cinismo e ipocrisia che stento a digerire... posso dire che ora è naturale lamentarsi del presente e dire "andava meglio quando andava peggio" non credo che tutto sia da buttare oggi, il mondo è molto cambiato, e questo non credo renda più semplice essere benvoluti e avere quella leadeship che è più facile attribuire a chi non c'è più...credetemi, la storia è fatta di medici personali, di amici degli amici, ecc.ra eletti in parlamento nei collegi sicuri...non vorrei che li vedessimo così perchè ora siamo più vecchi e crediamo meno...mi da un po fastidio la nostra(mia) ipocrisia attuale, io preferisco la Carfagna o la Madia senza pedigree politico, ma magari, spero, oneste, che certi vecchi mufloni sulla cui onestà esiste più di qualche dubbio...intervento troppo lungo e inutile!!! stoppo qui...ah, solo una cosa, ma Barbareschi quand'è che rifà Tra moglie e marito??? no perchè lui era più utile alla società allora di adesso...

 
Risposta di Cristian Romualdi 18:23 - 06/11/09

Inaugurare un nuovo forum con un tema così "alto" è un importante indicazione di quale impronta si vuole dare a questo forum, ottimo inizio. Entrando nello specifico vorrei un attimo spostare l'obiettivo (mosso forse da pietà) verso l'infinita schiera di "servi" utilizzati dai politici stessi per scopi diciamo di parte. Nella folta schiera di questo girone infernale punterei il focus verso la figura dei giornalisti. Ogni mattina mentre scalo il "montevaccà" ascolto la rassegna stampa di RADIO TRE (dio salvi radio rai!), è una formula ormai collaudata e interessantissima, ogni settimana si avvicendano alla conduzione giornalisti di testate diverse in modo di dare pluralità di visione. Ebbene è spaventoso come le stesse notizie (siano di cronaca, di politica, di cultura..) vengono letteralmente trasformate a proprio piacere a seconda del pubblico al quale il giornale intende rivolgersi. Ditemi voi come una persona riesca ottenere reale informazione... per non parlare ovviamente della tv... il caro 1984 di orwell (scritto nel lontano '48) è sempre + di attualità...
Questo per sottolineare che poi non è tutta colpa dei soli politici..

 
Risposta di Claudio Agazzi 19:24 - 06/11/09

Io non sono così pessimista.
Una cosa sono i titoli dei giornali e delle televisioni, un'altra invece è il pensiero dei cittadini.
Io non credo nè all'Auditel nè a tutti gli altri strumenti che certificano le audience dei mezzi di informazione.
Sono questi che "certificano" i numeri che poi servono ai commerciali per vendere gli spazi pubblicitari.

Ecco che allora che le notizie non sono più date per informare ma per sconvolgere, per creare sensazioni. Guarda i giornali on line, parlo di corriere.it, repubblica.it e tutti gli altri guarda con che notizie aprono in prima pagina o con che immagini: sesso, gossip, e via dicendo.

Chiaro che siamo anche noi a leggere ma è altrettanto chiaro che se non ci propongono altro difficilmente leggeremo altro.

Sono convinto che fra qualche anno gli invesitori pubblicitari capiranno l'inganno (ora non lo capiscono perchè spesso sono gestiti da manager non capaci o addirittura corrotti), ma quando lo scopriranno gli investimenti crolleranno e allora il giornale se vorrà vivere (più modestamente) dovrà tornare a fare il giornale e magari invece di parlarci del trans di Marazzo e delle "presunte" amiche del povero Berlusconi (nota come li ho citati diversamente da te ehh) ci parleranno delle cose che Berlusconi e Marrazzo hanno fatto nel governo e nella regione Lazio.

Claudio

Risposta di Ruggero 08:28 - 07/11/09

Scusate ragazzi ma riguardo ai riferimenti sia di Claudio e sia di Luigi, io ho un pensiero diverso riguardo ai casi Berlusconi e Marrazzo!!
Qui c'è molto da discutere perche' un conto sono le capacita' amministrative e politiche dei due e un conto la loro vita privata!!
A me sinceramente non me ne frega niente se vanno con escort o trans, l'importante è che amministrino bene e senza sprechi!!Nel caso di Berlusconi, avendo un certo ruolo di primaria importanza nella vita politica italiana, certamente risulta suscettibile di critiche agli occhi dei contribuenti....diciamo che non ha dato certo il buon esempio agli italiani ma sono comunque fatti che riguardano la sua vita privata! Mi risulta difficile pensare che non abbia pagato le ascort con i suoi denari??
Sempre nella sfera privata rientra anche il caso di Marrazzo, solo che qui vengono dubbi che per mantenere il ritmo di incontri con i trans (con annesso uso di cocaina!!) abbia attinto non solo ai propri averi ma anche a quelli dell'amministrazione regionale: sono tutte cose da dimostrare, è logico, ma se risultassero reali sono da ritenersi gravi!!
La vita quotidiana odierna è incentrata sul gossip e pettegolezzi e questo riguarda anche la politica, sono cose che forse prima rimanevano piu' nascoste mentre ora si mettono in prima pagina per vendere a causa delle nuove regole del mercato!
Ci saranno sempre andati a prostitute ed escort anche prima, solo che ora li beccano!!!!

Risposta di Fausto 23:38 - 08/11/09

Mi dispiace ma dissento sulle motivazioni che hai addotto relativamente al riempimento delle testate con notizie non notizie, sia su carta che online.

La tua analisi presuppone, a mio parere, un ottimismo di fondo legato alla qualità della massa.

I giornali ed i portali sono pieni di m....a perchè seguono una logica commerciale, la maggior parte della gente è ignorante e chi è in grado sfruttare questa ignoranza ciba i lettori con gli alimenti adatti.

I dati relativi alle testate di punta saranno pure pompati, ma sono comunque proporzionati agli editoriali di nicchia. Questo significa che, forse, i lettori dei principali organi non sono 1000 e sono 100 ma questo comporta che, chi fa reale e pulita informazione, invece di averene 10 ne ha 1.

Guarda che lo stesso discorso vale anche per questo forum. Dove si richiede impegno, esposizione e dove si esclude il trash i numeri non potranno mai confortare, perchè la cultura media invece che aumentare diminuisce.

Io faccio parte di questo sistema e già una generazione dopo la Tua, per capirci, il livello si è abbassato e non di poco.

Noi siamo già figli delle prime notizie flash (e già questo termine ha un significato tutto da evidenziare... ti metto delle notizie molto ma molto brevi perchè o sei pigro e non ti prendi la briga di approfondire o non ne hai il tempo... il risultato è comunque lo stesso, SUPERFICIALITÀ) ed in pochi concetti dobbiamo essere attratti, sedotti ed abbandonati.

Pertanto non credo proprio, purtroppo, che andrà come dici tu e che tra un pò i giornali torneranno a fare informazione. Ci sarà un degrado sempre maggiore che creerà un sempre maggiore abbassamento del livello di cultura media.

Ti faccio un esempio, in questo forum è stato lanciato un sassolino in questi giorni, ma essendoci il riconoscimento obbligatorio chi lo ha fatto non può più tirare indietro la mano come avrebbe potuto fare in altri lidi e come è stato fatto per anni...

Se giochi alla luce del sole devi avere le carte pulite, ma in quanti le hanno? E lo stesso discorso vale per la politica e per l'impegno politico.

Una persona che Gigi conosce molto bene una decina di anni fa ha dichiarato : <>.

Questa affermazione mi ha colpito profondamente perchè mi sono reso conto che di conseguenza chi era rimasto a far politica per la maggior parte dei casi era gente che si poteva permettere di farlo perchè tanto era già sistemata ed aveva quello che un tempo si definiva buon tempo.

Gente che pertanto non percepisce i momenti di difficoltà reali che può avere un mercato o che è portata per ovvie ragioni a difendere il proprio status quo. C'è gente che di mestiere ha fatto il vice del vice politico e si è portata a casa stipendi per anni, senza saper far nulla se non fare la telefonatina sotto elezioni. Gente che quando si è cimentata nel mondo dell'imprenditoria ha preso delle sberle, virtuali si intende, nella fronte ed ha ripiegato per una "migliore sistemazione".

Per questo motivo credo che le prime colpe non vadano cercate negli altri, come fanno sempre tutti, ma in noi stessi. E quell'imprenditore che ha fatto quel ragionamento deve capire che se dieci anni fa si fosse dedicato anche un pochino alla gestione del vivere sociale, oggi ,forse, non sarebbe nel bel mezzo di una crisi. Questa nuova consapevolezza mi porta a ribaltare il giudizio che avevo di stima nei confronti di quella scelta.

Ti sei messo da parte perchè quello che fai lo vuoi fatto bene, benissimo, il risultato ce lo hai sotto gli occhi ora. Ti sei fatto governare per anni da persone non preparate, non capaci di leggere gli eventi e soprattutto di vedere oltre l'oggi.

Perciò la mia risposta a Luigi, che soffre di nostalgia è : quello che ti manca potresti essere proprio tu, che sei un imprenditore, che sei sempre stato ben inserito nel contesto sociale. Oggi non serve ne un DeGasperi ne un Togliatti... oggi serviamo noi, generazione autoesclusa, serve la consapevolezza di tanti, non serve un leader.

Indipendentemente dal colore delle tue idee, serve gente in gamba che difenda dei valori e non delle "situazioni". Solo questo. A casa tutti gli altri.

Ps. però Luigi mi sa che c'è un piccolissimo dettaglio, il voto di due beoti conta più di quello di una persona in gamba. Quello che vale per il giornali vale anche qui, prima bisogna risolvere il problema dell'ignoranza diffusa.

 
Risposta di Remo Ponzini 19:28 - 08/11/09

Caro Luigi , (comincio con il “ caro “ per indispettire il Ruggero !!!!)

Ti rispondo con notevole ritardo perchè l'argomento che ci hai sottoposto, pur essendo interessante, non mi ha messo di buon umore e tu invece … cercavi un pò di conforto o quantomeno che qualcuno ti tirasse su di morale. Effettivamente anch'io, quando guardo in direzione di Roma, sono assalito dallo scoramento e dall'avvilimento. Vedo un coacervo di persone che , con qualche rara eccezione, sia che si trovino in Parlamento che in qualche studio televisivo, si azzuffano e si accapigliano senza ritegno. Ovvero vogliono far vedere che ci sono ma hanno come unico obbiettivo quello di salvaguardare la loro poltrona. Abbiamo poi i raffinati parolai, quelli che ci infarciscono di belle parole, con i fiorellini che escono dalla bocca, molto auto compiacenti, ma di fatto vacui, incapaci ed inconcludenti. Io penso che dobbiamo, ahimè, accontentarci del “ meno peggio “ e giusto per dare una risposta e cavare un paio di nomi, guardando più al domani che al presente, direi Tremonti da una parte e Bersani dall'altra. Mi sembrano i più propositivi.


A Ruggero … senza il caro : anche tu hai descritto una rappresentazione della ns. Italietta politica e della società civile, tutt'altro che incoraggiante. E purtroppo questa è la realtà nuda e cruda alla quale assistiamo. Diventa difficile salvare qualche nome da quella marmaglia di persone che abbiamo eletto. Hai portato il caso di Barbareschi (davvero rivoltante) ma guardando le statistiche delle frequenze c'è da inorridire per l'assenteismo a cui assistiamo. Io apprezzo il Brunetta per quello che ha fatto contro il lassismo dei dipendenti pubblici, ma ha commesso un errore madornale. La pulizia doveva iniziarla dal Parlamento.

A Gigi , lodo anch'io il duo Stella/Rizzo che seguo costantemente da anni. Ce ne fossero di questi giornalisti che con le loro inchieste hanno fatto emergere tutte le lordate compiute dai nostri “ rappresentanti “ . Per riassumerle ci vorrebbe l' enciclopedia TRECCANI... aggiornata costantemente.

A Nicola, contrariamente a me che quando scrivo debordo, tu riesci a mantenere un maggiore equilibrio e pacatezza. I tempi sono molto cambiati dai tempi di Togliatti/ Iotti. C'era anche un maggior rispetto per le vicende personali. Il Cossiga, intervistato a 8 e ½ dalla Gruber, disse che una volta emergevano raramente notizie private in quanto c'era più discrezione ed accortezza …. nonostante che i politici fossero tutt'altro che asessuati. Io aggiungerei che ora viviamo in una era super tecnologica con telecamere in ogni angolo, con telefoni controllati e con teleobbiettivi puntati costantemente sui personaggi pubblici. E sembra purtroppo che tanta gente viva solo di gossipate.


A Cristian , hai fatto una analisi perfetta sui giornalisti asserviti al potere. Assistiamo costantemente alle manipolazioni delle notizie. Non possiamo pretendere l'imparzialità o l'uniformità. E' ovvio che chi scrive ha le sue idee politiche e sopratutto il suo cervello. Ma, come facevi giustamente rilevare tu, quello che è disprezzabile è l'asservimento del giornalista al potere. A me non piace leggere i giornali schierati; leggo da sempre il Corriere che almeno fa parlare giornalisti ed intellettuali di diverso orientamento, cercando così di dare un po' di equilibrio e di completezza d'informazione. Spero di risentirti presto.


A Claudio, cerco di immaginare che cosa frulla nella tua mente dopo aver letto tutti questi commenti un po' tetri e molto pessimistici. Tu sei uno che cerca sempre di vedere uno spiraglio e questo è molto positivo. Lo sono anch'io in genere ma non quando affronto questa tematica. Tempo fa al Berlusca scappò una battuta che i giornali non misero in evidenza. Sappiamo che di solito Lui quando apre bocca o muove le mani sforna gaffe a ripetizione ma quella volte disse: qui a Roma basterebbero 200 parlamentari (anziché 1000) perchè la stragrande maggioranza … preme solo dei tasti in aula . Aggiungo io..... solo quando ci sono.

Risposta di Cristian Romualdi 09:26 - 10/11/09

Prendendo spunto da alcuni interventi vorrei aggiungere un'altra considerazione a riguardo. In un recente articolo ho letto che ai tempi della Costituente il Parlamento era composto da oltre il 90% di laureati (quando l'accesso all'istruzione era molto piu difficile) mentre ora siamo ad un sconfortante 50-60%. Qualcuno obbietterà che non basta essere laureati per essere buoni governanti, io non sono d'accordo. La cultura, l'istruzione è il serbatoio al quale l'intelligenza attinge per sviluppare idee, elaborarle ed infine creare. Senza base culturale l'intelligenza ripiega in furbizia, che ben inteso non è il male assoluto però viviamo in una società nella quale il più furbo, il più scaltro vince anche a discapito della correttezza e del buon senso civico. Al più furbo tutto è concesso. Ecco a mio parere uno dei mali maggiori che affligge la ns. societa, senza un'adeguata cultura il politico non possiede tutti mezzi per ben governare, a sua volta senza istruzione il cittadino non ha i mezzi per difendersi. E' come se viggiassimo in terza marcia, se vogliamo innestare almeno la quarta dobbiamo porre la cultura alla base, recuperare il senso critico.

 
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